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Re: [www-it-traduzioni] traduciamo GPLv3


From: Fabio Pesari
Subject: Re: [www-it-traduzioni] traduciamo GPLv3
Date: Tue, 20 Jan 2015 15:57:11 +0100
User-agent: Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64; rv:31.0) Gecko/20100101 Icedove/31.4.0

Ah beh, se la metti così allora è una delle tante traduzioni da fare. Sto solo dicendo che gli articoli finora tradotti (il GPL FAQ su tutti) forniscono già abbastanza informazioni sulla GPL e la stragrande maggioranza degli utenti e degli sviluppatori non legge i testi delle licenze, che a volte sono meno chiari di una spiegazione banale. Se si vuole aiutare la gente a capire, la cosa migliore è editare la pagina di Wikipedia, visto che per molti è quello il punto di riferimento (e non il testo della licenza).

Secondo me gli articoli hanno priorità maggiore perché di questi tempi non è il corpo della GPL ad essere sotto attacco ma il concetto stesso di software libero - sento dire ad un sacco di gente che il copyleft è "restrittivo", "virale" ed ho sentito dire a più di qualcuno "uso codice solo se è sotto licenza MIT". Molti programmatori odiano la GPL e GNU perché non permettono loro di fare il proprio comodo e molti utenti non hanno problemi ad usare programmi proprietari anche su GNU/Linux, dubito che facilitare il loro accesso al testo della GPL potrebbe convertirli.

Ma questo è solo il mio punto di vista. Io osservo le persone che mi circondano e che incontro e penso come convincere loro ad usare software libero. Non conosco nessuno disposto a leggere l'intero testo della GPL in semi-legalese e perciò per me tradurlo è inutile. Poi è chiaro che ognuno traduce per motivi diversi, non mi aspetto che gli altri condividano il mio punto di vista.

Fabio

On 01/20/2015 02:52 PM, Francesco Potortì wrote:
Fabio Pesari:
Onestamente non credo si possa tradurre la GPL senza l'aiuto perlomeno
di un paio di avvocati specializzati in diritto informatico.
Pe fortuna non ce n'è bisogno.  L'abbiamo già fatto per GPLv2 e altre
licenze (mi pare anche LGPL, ma ora non sono sicuro di ricordare bene).
Il motivo è che si tratta comunque di traduzioni non ufficiali, cioè non
servono per usarle come licenze, ma solo per capire cosa vogliono dire.

Io sono del parere che sia del tutto inutile tradurre la GPL,
specialmente non ufficialmente. La GPL è un documento legale, tradurlo
può aiutare la gente a capirlo ma le traduzioni e risorse esistenti sono
già sufficienti, indipendentemente dalla loro qualità.
Sul sito GNU sono ospitate traduzioni non ufficiali di tutte le licenze
in molte lingue, fra cui l'italiano.  È un servizio di grande utilità
per chi non legge facilmente l'inglese.  A maggior ragione visto che in
giro, come Alessandro fa notare, che fanno pena, e se uno la vuol
leggere in italiano al momento si deve accontentare di quelle.


--
http://savannah.gnu.org/projects/www-it/




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