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Re: [www-it-traduzioni] Domanda su revisione di "Licenses" (e revisione


From: Fabio Pesari
Subject: Re: [www-it-traduzioni] Domanda su revisione di "Licenses" (e revisione di "Various Licenses [...]")
Date: Sat, 03 Jan 2015 21:20:22 +0100
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On 01/03/15 19:43, Giorgio Padrin wrote:
Io terrei l'italiano e in parentesi l'inglese la prima volta.

Per adesso, questa è una buona soluzione, sono d'accordo (ma non nei titoli).

Riccardo Stalliere semmai. Possiamo anche farlo. Era in uso in Europa fino
all'altro ieri quando le persono scrivevano in latino, si firmavano
così. Però la cosa è diversa, GPL è un'espressione, mentre dei nomi
delle persone non si da significato.
No, Stallone, perché i traduttori dei film di un tempo traducevano per assonanza e poi Stallone suona meglio!

E poi un tempo ai nomi delle persone si dava significato, ecco perché esistono cognomi relativi a mestieri come Panettiere o Cavalli o a posizioni sociali come il tuo o Visconti o alle città come il mio o Napolitano).

...Ma credi davvero che di questi tempi si possa fare questo senza alcun sarcasmo? Mah.
No, traduzione nel testo e inglese nel titolo.
[...]

Ma io parlavo principalmente dei titoli, visto che da quello che abbiamo detto finora pare che dovremo comunque mettere qualcosa nel testo, che sia una spiegazione (mia proposta), un'altra traduzione o quella usata finora.

E so che nelle in alcune lingue "GNU" si scrive con caratteri latini ma non in alcuni set di caratteri, come quello Arabo. Lo so meglio di chiunque altro perché negli ultimi giorni ho lavorato ad un programma per questa lista (che posterò a breve) e questo è stato un problema che ho dovuto affrontare.

Ciò non toglie che ognuno abbia la sua opinione. Secondo me General Public License non va tradotto, alcuni potrebbero essere d'accordo ed altri no. Si, certo, ha un significato traducibile ma è il nome della licenza, la licenza non si chiama Licenza Pubblica Generica o Llicència Pública General o che so io, si chiama General Public License e tutti gli altri nomi sono apocrifi - a detta stessa dell'FSF. Spiegarlo va bene ma tradurlo secondo me è errato, nessuno finora è riuscito a convincermi del contrario.

Tra l'altro (e rispondo anche a Luca) non sono neanche convinto dalla questione della "ignoranza", sono tre parole che se anche una persona che ha parlato dialetto per tutta la propria vita potrebbe tradurre senza bisogno di un dizionario, visto che tutte e tre distano una o due lettere dall'equivalente italiano. Credi davvero che un italiano che non abbia mai letto una parola in inglese non possa comunque tradurre "General Public License"? Magari la tradurrebbe come "licenza pubblica generale" o "licenza pubblica generica", ma d'altronde cosa abbiamo fatto noi finora? OK, i problemi sorgono per "Lesser" ed altre licenze ma comunque io non tradurrei neanche quelle, d'altronde cosa vuol dire "Lesser" anche in inglese visto che non dice nulla circa la natura della licenza? (E come potrebbe in una parola dire "permette il linkaggio del programma non modificato da parte di programmi non liberi", d'altronde?)

Capirei il tuo discorso se General Public License fosse descrittivo ovvero dicesse qualcosa circa la licenza ma non lo dice, non dice niente, è solo il nome di una licenza la quale natura è spiegata nel testo. Da dove posso dedurre il concetto di ridistribuzione, modifica o anti-tivoizzazione a partire da "General Public" (o anche "General" e "Public") o "License"? Risposta: da nessuna parte, perché GPL è un nome arbitrario e non descrittivo (se non concettualmente).

Imparare tre paroline non mi sembra chiedere troppo. La distribuzioni dei programmi è globale ed anche programmi italiani (come Redis) hanno licenza e documentazione scritte in inglese. Usare nomi locali secondo me non serve a nulla se non a creare confusione. Perché non traduciamo anche Free Software Foundation, visto che ci siamo? O Massachusetts Institute of Technology? Anche quelli sono sia nomi che espressioni. Se sei favorevole al tradurli, non credo che potremmo mai essere d'accordo su questo punto.

E poi Licenza Pubblica Generica è sbagliato non perché ci siamo svegliati così ma perché la GPL non è una licenza generica, penso questo sia innegabile.

Secondo me tradurre GPL vuol dire non voler guardare in avanti. Queste decisioni furono prese più di 14 anni fa, presumo (visto che alcune conversioni che ho fatto erano datate 2001), altri tempi. In Italia 14 anni fa non tutti avevano accesso ad Internet. Chi avrebbe pensato che persino le persone anziane avrebbero iniziato a dire parole come "smartphone" o "touch screen"? Chi avrebbe pensato a smartphone e touch screen? Le cose sono cambiate; altri tempi richiedono altre misure.

Fabio



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