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Re: presa in carico di free-software-even-more-important.it.po


From: Francesco Potortì
Subject: Re: presa in carico di free-software-even-more-important.it.po
Date: Wed, 30 Jun 2021 12:27:28 +0200

>We deserve to have control of our own computing. How can we win this 
>control?
>Ci meritiamo di avere il controllo della nostra informatica. Come 
>possiamo vincere questo controllo?

Certamente no!

Sulla traduzione di deserve ci sarebbe da discutere.  La traduzione più
letterale è "meritiamo", ma in italiano è innaturale, mentre in inglese
che io sappia è piuttosto naturale.  Se è così, in questo caso letterale
non vuol dire fedele.

Avere il controllo sui propri strumenti informatici è un diritto.  Come
ottenere questo controllo?

>By rejecting nonfree software on the computers we own or regularly use, 
>and rejecting SaaSS.
>Rifiutando software non libero sui computer che possediamo o che usiamo 
>regolarmente, e rifiutando SaaSS.
>
>
>By <a href="/licenses/license-recommendations.html"> developing free 
>software</a> (for those of us who are programmers.)
><a href="/licenses/license-recommendations.html">Sviluppando software 
>libero</a> (per quelli di noi che sono programmatori.)
>
>
>By refusing to develop or promote nonfree software or SaaSS.
>Rifiutandosi di sviluppare o promuovere software non libero o SaaSS.
>
>
>By <a href="/philosophy/saying-no-even-once.html">saying no and stating 
>our reasons</a> when we are invited to run a nonfree program.
><a href="/philosophy/saying-no-even-once.html">Rispondendo no e 
>indicando la nostra ragione</a> quando siamo invitati ad usare programmi 
>non liberi.

le nostre motivazioni.  

>Other kinds of works are also used for practical activities, including 
>recipes for cooking, educational works such as textbooks, reference 
>works such as dictionaries and encyclopedias, fonts for displaying 
>paragraphs of text, circuit diagrams for hardware for people to build, 
>and patterns for making useful (not merely decorative)  objects with a 
>3D printer.  Since these are not software, the free software movement 
>strictly speaking doesn't cover them; but the same reasoning applies and 
>leads to the same conclusion: these works should carry the four freedoms.

>Altri tipi di opere vengono utilizzate per attività pratiche, come le 
>ricette di cucina, o opere istruttive come libri di testo,

Eistono altri tipi di opere usate per attività pratiche, come le ricette
di cucina, opere educative che libri di testo, 

>opere di 
>consultazione come dizionari ed enciclopedie, stili di caratteri per la 
>visualizzazione di paragrafi di testo, schemi per il montaggio di 
>apparecchi

tipi di caratteri tipografici, diagrammi circuitali per realizzare
apparecchi

>          , e modelli per realizzare oggetti utili (e non soltanto 
>decorativi) con una stampante 3D. Poiché questi non sono software, il

Siccome queste opere non sono software

>movimento del software libero in senso stretto del termine non li 
>comprende; ma si possono applicare le stesse argomentazioni ottenendo lo 
>stesso risultato: queste opere devono permettere le quattro libertà.
>
>
>Copyright &copy; 2015, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 Richard Stallman
>Copyright &copy; 2015, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 Richard Stallman
>
>
>Proprietary developers would have us punish students who are good enough 
>at heart to share software and thwart those curious enough to want to 
>change it.  This means a bad education.  See more discussion about <a 
>href="/education/education.html">the use of free software in schools</a>.

>Gli sviluppatori di software proprietario vorrebbero farci punire gli 
>studenti che sono abbastanza bravi di cuore per condividere il software 

Ora basta, se ce la faccio continuo dopo, ma non si può pubblicare così,
ci sono diversi punti in cui la qualità è troppo bassa, come il "bravi
di cuore" qui sopra o il "vincere il controllo" all'inizio, quindi va
revisionata fino in fondo prima di pubblicarla


>e contrastare quelli abbastanza curiosi da volerlo modificare. Questa è 
>una cattiva educazione. Altri articoli sull'uso del software libero 
>nelle scuole sono disponibili su <a 
>href="/education/">http://www.gnu.org/education/</a>.
>
>In outrageous cases (though this outrage has become quite usual) <a 
>href="/malware">proprietary programs are designed to spy on the users, 
>restrict them, censor them, and abuse them</a>.  For instance, the 
>operating system of Apple <a 
>href="/philosophy/why-call-it-the-swindle.html">iThings</a> does all of 
>these, and so does Windows on mobile devices with ARM chips.  Windows, 
>mobile phone firmware, and Google Chrome for Windows include a universal 
>back door that allows some company to change the program remotely 
>without asking permission. The Amazon Kindle has a back door that can 
>erase books.
>In casi scandalosi (sebbene questo oltraggio sia divenuto piuttosto 
>usuale) <a href="/malware">programmi proprietari vengono progettati per 
>spiare gli utenti, limitarli, censurarli e abusarli</a>. Ad esempio, il 
>sistema operativo dei vari <a 
>href="/philosophy/why-call-it-the-swindle.html">"iGadgets"</a> di Apple 
>fa tutto ciò e lo stesso fa Windows sui dispositivi mobili con 
>processori ARM. Windows, il firmware dei telefoni cellulari e Google 
>Chrome per Windows includono al loro interno un meccanismo di accesso 
>(back door) che permette ad alcune aziende di modificare i programmi a 
>distanza senza chiedere alcun permesso. Il Kindle di Amazon ha una back 
>door che consente la cancellazione di libri.
>
>
>In computing, cooperation includes redistributing exact copies of a 
>program to other users.  It also includes distributing your changed 
>versions to them.  Free software encourages these forms of cooperation, 
>while proprietary software forbids them.  It forbids redistribution of 
>copies, and by denying users the source code, it blocks them from making 
>changes.  SaaSS has the same effects: if your computing is done over the 
>web in someone else's server, by someone else's copy of a program, you 
>can't see it or touch the software that does your computing, so you 
>can't redistribute it or change&nbsp;it.
>In informatica, la cooperazione comprende la redistribuzione di copie 
>esatte di un programma ad altri. Comprende anche la distribuzione delle 
>eventuali modifiche apportate. Il software libero incoraggia tali forme 
>di cooperazione, mentre il software proprietario le vieta. Proibisce la 
>redistribuzione di copie e, negando agli utenti il codice sorgente, non 
>consente loro di apportarvi modifiche. SaaSS ha gli stessi effetti: se 
>l'elaborazione avviene via web sul server di qualcun altro, da un 
>programma di qualcun altro, non si può vedere o toccare il software che 
>effettua l'elaborazione, quindi non lo si può redistribuire o modificare.
>
>
>They will also teach students the habit of cooperating, helping other 
>people.  Each class should have this rule: &ldquo;Students, this class 
>is a place where we share our knowledge.  If you bring software to 
>class, you may not keep it for yourself.  Rather, you must share copies 
>with the rest of the class&mdash;including the program's source code, in 
>case someone else wants to learn.  Therefore, bringing proprietary 
>software to class is not permitted except to reverse 
>engineer&nbsp;it.&rdquo;
>Insegneranno anche agli studenti l'abitudine alla cooperazione e 
>all'aiuto verso gli altri. Ogni corso deve avere questa regola: 
>"Studenti, questa classe è il luogo nel quale condividiamo la 
>conoscenza. Se portate software in classe non dovete tenerlo per voi. Ma 
>dovete condividerne copie con il resto della classe - incluso il suo 
>codice sorgente, nel caso in cui qualcuno volesse studiarlo. Pertanto, 
>portare software proprietario in classe non è consentito eccetto per lo 
>studio del funzionamento al fine di ricostruirne il codice sorgente".
>
>
>The use of nonfree software in the &ldquo;internet of things&rdquo; 
>would turn it into the <a 
>href="https://archive.ieet.org/articles/rinesi20150806.html";> 
>&ldquo;internet of telemarketers&rdquo;</a> as well as the 
>&ldquo;internet of snoopers&rdquo;.
>L'uso di software non libero nell'&ldquo;internet of things&rdquo; la 
>trasformerebbe nell'<a 
>href="http://ieet.org/index.php/IEET/more/rinesi20150806";>&ldquo;internet 
>dei televenditori&rdquo;</a> e nell'&ldquo;internet degli spioni&rdquo;.
>
>
>Those two nonfree programs have something else in common: they are both 
><em>malware</em>.  That is, both have functionalities designed to 
>mistreat the user.  Proprietary software nowadays is often malware 
>because <a href="/malware">the developers' power corrupts them</a>. That 
>directory lists around 500 different malicious functionalities (as of 
>January, 2021), but it is surely just the tip of the iceberg.
>Questi due programmi non liberi hanno qualcos'altro in comune: sono 
>entrambi <em>malware</em>, nel senso che contengono funzionalità 
>irrispettose dell'utente. Il software proprietario oggi spesso è malware 
>perché <a href="/malware/">il potere degli sviluppatori li corrompe</a>. 
>Quell'elenco comprende circa 500 diverse funzionalità malevole (nel 
>gennaio 2021) ma è sicuramente solo la punta dell'iceberg.
>
>
>SaaSS doesn't mean the programs on the server are nonfree (though they 
>often are).  Rather, using SaaSS causes the same injustices as using a 
>nonfree program: they are two paths to the same bad place.  Take the 
>example of a SaaSS translation service: The user sends text to the 
>server, and the server translates it (from English to Spanish, say) and 
>sends the translation back to the user.  Now the job of translating is 
>under the control of the server operator rather than the user.
>SaaSS non significa che i programmi sul server sono non liberi (anche se 
>spesso sono effettivamente non liberi). Piuttosto, utilizzando SaaSS 
>mettiamo in atto la stessa iniquità dei programmi non liberi: sono due 
>percorsi che portano nella stessa direzione sbagliata. Prendiamo ad 
>esempio un servizio SaaS di traduzione: l'utente invia il testo da 
>tradurre al server, il quale lo traduce (dall'inglese allo spagnolo, per 
>esempio) e re-invia la traduzione all'utente. In questo modo il 
>meccanismo di traduzione è sotto il controllo del gestore del server 
>invece che dell'utente.
>
>
><em>A substantially edited version of this article was published in <a 
>href="http://www.wired.com/opinion/2013/09/why-free-software-is-more-important-now-than-ever-before";>
> 
>Wired</a>.</em>
><em>Una versione sostanzialmente riveduta di questo articolo è stata 
>pubblicata su <a 
>href="http://www.wired.com/opinion/2013/09/why-free-software-is-more-important-now-than-ever-before";>
> 
>Wired</a>.</em>
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