lp-italia
[Top][All Lists]
Advanced

[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Re: [Lp-italia] opensource vs software libero


From: Rob Rosetti
Subject: Re: [Lp-italia] opensource vs software libero
Date: Mon, 28 Dec 2009 10:53:01 +0100

On Mon, 2009-12-28 at 09:01 +0100, vecchiomago wrote:
> ----- Original Message -----
> Da : al3xu5 / dotcommon <address@hidden>
> Cc: address@hidden
> 
> 
> > i giornalisti (e più in generale tutti i vari
> "supporter"
> > dell'open source) o non capiscono nulla o (decisamente
> > più spesso, direi) hanno interesse a fare/mantenere
> la
> > confusione...

Sono d'accordo

> anche la definizione 'quelli dell'opensource' e'
> generalistica e fonte di confusione.
> comunque sia che quello promosso da OSI sia un metodo di
> sviluppo e' un fatto ed e' citato come tale dalle stesse
> parole di RMS sia durante le sue conferenze sia discutendo
> con lui. 

Qui c'è da fare un distinguo:
OSI propone il software open source come metodo di sviluppo,
affermando che è più valido del modello closed (con i brevetti e tutto
il resto).
In ultima analisi OSI cerca di spostare l' utilizzo del software libero
su una valutazione di convenienza e miglior efficienza.
Ma non è affatto vero che il software libero sia sempre migliore
di quello proprietario. Anzi storicamente è evidente
che esiste software libero migliore ma anche implementazioni
libere peggiori di quelle proprietarie.
Quindi la proposta di OSI, è rivolta alle aziende, a chi fa business,
per invogliare ad investire sul FOSS.
Ma la motivazione è piuttosto discutibile da un punto di vista
economico e pragmatico.

FSF e GNU propongono il FOSS non come principio di sviluppo per
costruire software intrinsecamente migliore,
ma come ideale. Un ideale che può essere condiviso o meno, che può
portare o meno ad ottimi prodotti, ma comunque un'ideale.
Se ci pensiamo bene, la differenza è abissale.
Non possiamo chiedere ad una corporation di sposare un'ideale.
E' il singolo che decide se questo ideale è condivisibile o meno.

> > semplicemente, è la verità : OSI e l'opensource
> nascono
> > per contrastare la GPL, nascono per riportare la filosofia
> > del software libero 
> 
> OSI nasce per offrire una scappatoia a chi prova ad
> inoculare software 'diverso' nella rigida struttura
> consolidata da decenni di mercato pseudomonopolista. 
> 
> In alcuni ambiti concentrare l'attenzione sull'efficienza
> piuttosto che sull'etica produce risultati assai migliori:
> le grandi (e piccole) aziende non si avvicinano al software
> libero per il bene dell'umanita' ma perche' ne possono
> trarre dei benefici. OSI cerca di mettere in evidenza questi
> benefici.

Produce risultati assai migliori quando funziona. Dal punto di vista
di una corporation si guardano solo i risultati: finanziare una 
comunità Open SOurce per un progetto è comunque un investimento
ad alto rischio, perchè non c'è nessuna garanzia di ottenere
software migliore rispetto ad un approccio "a cattedrale".

> non facciamo confusione.
> quello del software libero e' un movimento trasversale a
> qualunque forma di governo ed amministrazione. 
> il software libero non e' 'di sinistra' e' software libero e
> basta. la sua adozione potrebbe portare infiniti vantaggi
> anche ad un discraziatissimo governo che conosciamo.
> 
> e non dimentichiamo che il software libero si puo' vendere
> esattamente come quello rilasciato sotto licenze diverse e
> non libere.
> 
cut
> il movimento per il software libero si occupa appunto di
> software libero.
> ci sono altre entita' che si occupano di problematiche
> diverse, con valori spesso affini, con molti parallelismi ed
> intersecazioni, ma appunto altre entita' con metodi e scopi
> diversi.
> come dici tu non puoi applicare la GPL al mondo, non avrebbe
> alcun senso. 
> 
Da un punto di vista etico, idealistico, se vuoi utopico, ha molto senso,
esattamente come ha senso credere nella pace universale o nel
vegetarianesimo. E' un punto di vista personale che non si può
sottoporre a metriche (a differenza della qualità del software).
Si può ovviamente discutere, ma alla fine resta al singolo la decisione
di sposarlo o meno.

> 
> ciao
> h
> 
> -----
> http://www.vecchiomago.net
> 

Ho trovato questo interessante articolo di Mako (Nuovo membro FSF) che
discute e approfondisce molto bene questa "sottile" differenza di
approccio tra OSI e FSF. 

http://www.advogato.org/article/1012.html

cit:
One reason I tend to stay away from "open source" claims in my own
advocacy is that I'm worried by the way that these arguments rely on a
set of often dubious empirical claims of superiority. Free software, on
the other hand, can be seen as statement of principles. Regardless of
whether we say "free software" or "open source," I've found that a focus
on principled statements is both more robust against counter-arguments
and does a better job of describing the motivations of most
contributors.






reply via email to

[Prev in Thread] Current Thread [Next in Thread]