[Top][All Lists]
[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
[Edu-fr] vote d'une motion favorisant les logiciels libres � Florence
From: |
raphael calvelli |
Subject: |
[Edu-fr] vote d'une motion favorisant les logiciels libres à Florence |
Date: |
Wed, 11 Jul 2001 19:17:54 +0100 |
Comuniqué de presse:
1456: invention du système bancaire à Sienne
1786: abolition de la peine de mort dans le Duché de Toscane
2001: toujours à la pointe de l'innovation et du respect des droits
individuels:
le Conseil communal de Florence vote l'utilisation des logiciels
libres dans l'administration publique.
Voir le texte original sur:
http://www.comune.firenze.it/consi/softwarelibero.htm
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=36761
et sur http://www.softwarelibero.org
Probablement une première en Europe.
Résumé en français:
Etant donné que la mairie veut favoriser l'utilisation de logiciels
libres, éviter les effets pervers dus à l'utilisation de logiciels
propriétaires, utiliser les fonds publics avec davantage
d'efficacité, favoriser la communication avec les citoyens,
il s'agira :
de n'utiliser que des logiciels libres pour ce qui concerne la
privacy des citoyens
de faire des efforts dans le sens des logiciels libres quant aux
marchés publics
de promouvoir l'usage des formats standards
de mettre en oeuvre des formations pour le personnel de la mairie.
Voici le texte original:
---
Comune di Firenze
Tipologia
Mozione
Proponente
Alessio Papini, Riccardo Basosi, Simone
Menci, Luca Pettini, Gregorio Malavolti
Oggetto
Introduzione e espansione di Software Libero
nella Pubblica Amministrazione
Premesso che viene definito come Software Libero del software
(sistemi operativi, applicativi generici eleboratori di testo,
gestori di database, navigatori
internet e applicativi più specialistici) il cui uso non sia soggetto
a limitazione, tranne quella di imporre limitazioni future sui
prodotti da esso derivati (con la
cosiddetta licenza GPL: General Public Licence) e il cui codice
sorgente sia noto e liberamente disponibile;
Letto l'appello seguito da numerose firme di professionisti legati al
mondo informatico, operatori della pubblica amministrazione e altri
cittadini dal titolo
"Soggezione informatica dello Stato italiano alla Microsoft" che
mette in evidenza il forte sbilanciamento da parte della Pubblica
Amministrazione verso
l'impiego pressochè esclusivo di prodotti software di una sola
azienda sia per quel che riguarda i Sistemi Operativi che per le
applicazioni cosiddette da
ufficio (word processor, data-base, presentazioni, "client" di posta
elettronica, ecc.): si consideri che tale situazione ha instaurato un
fortissimo monopolio sui
prodotti software;
Considerato il delicatissimo aspetto, trattando la presente mozione
di enti pubblici, della sicurezza informatica, si fa presente come
l'impiego di prodotti
proprietari di aziende che non rilasciano il codice con cui sono
stati prodotti i programmi rende di fatto impossibile anche ad
esperti sapere esattamente
cosa quel programma fa o può fare o potrebbero fare future versioni.
E' noto che alcuni programi proprietari sono potenzialmente in grado
di inviare via
internet notizie provenienti dal computer su cui sono installati a
computer remoti, anche all'insaputa dell'acquirente, mentre la
maggior parte dei software
proprietari, mantenendo segreto il codice sorgente, rendono
inattuabile o comunque molto complessa la verifica se tale
possibilità sia o meno presente nei
software installati. Questo aspetto sconsiglierebbe quanto meno
l'impiego di software proprietari (senza codice sorgente
controllabile) su personal computers
su cui siano depositati dati riservati e/o di valore. Il rischio
sopra esposto ha convinto alcuni paesi tra cui la Francia (ad esempio
il Ministero della Cultura,
dell'Educazione e del Tesoro), gli USA (compresi agenzie governative
come CIA, FBI e NASA), il governo centrale Messicano e la Cina a
dotare la propria
Amministrazione pubblica prevalentemente e preferibilmente di
software a codice aperto (open source);
considerato che nello stesso appello di cui sopra si rileva come dei
pacchetti software sopra indicati vengano messe sul mercato di
continuo nuove versioni
dei prodotti, all'atto pratico diverse dalle precedenti solo per
pochi dettagli o poche marginali funzioni, e che, come ogni
utilizzatore di strumenti informatici
ha avuto modo di osservare, spesso non esiste compatibilità fra due
versioni di uno stesso prodotto, derivando così che se un qualunque
ufficio della
Pubblica Amministrazione che ha acquistato i prodotti Office,
poniamo, della serie 2000 trasmette per posta elettronica o tramite
floppy disk un documento
elaborato con questa versione ad un altro ufficio che utilizza ancora
i prodotti Office della serie precedente, quest'ultimo non sarà in
grado di leggerlo. Si
tratta, in pratica, per quanto variamente mascherata con licenze
multiple, sconti e piani di upgrade, di una costrizione piuttosto
discutibile, ad acquistare
sempre il prodotto piu' recente; aggiornamento che spesso significa,
per l'ufficio acquirente, o un calo di produttivita' dovuto ad una
maggior lentezza dei
prodotti piu' recenti (e pesanti), od una maggiore spesa per
aggiornare anche lo hardware. Si tratta in pratica di una costrizione
piuttosto discutibile ad
acquistare sempre, a caro prezzo, il prodotto più recente;
ritenuto che requisiti essenziali per i dati della Pubblica
Amministrazione siano 1) la sicurezza dei dati trattati e conservati;
2) Comunicabilità dei dati: cioè
ogni documento messo a disposizione del pubblico dovrebbe essere in
un formato leggibile dai principali programmi di videoscrittura e non
solo da uno o
pochi; 3) Stabilità del formato: cioè al fine di garantire la
permanenza nel tempo della documentazione prodotta
dall'amministrazione, evitando di dover
ricominciare da zero in caso di cambiamento di hardware o software
quindi la continuità del lavoro di essa, ogni documento deve essere
in un formato
riputato stabile nel tempo, che non subisce evoluzioni con
l'evoluzione del software che lo elabora.
osservato che l'acquisto delle nuove versioni del software Microsoft
rappresenta una spesa ingente del totale della spesa informatica, con
costi che si
avvicinano a quelli sostenuti per l'acquisto dell'hardware dei
modelli più recenti di personal computers;
visto che tali stanziamenti di spesa potrebbero essere meglio
investiti per potenziare il servizio di rete pubblico, ad oggi di
potenzialità insufficiente o per la
promozione di una maggiore alfabetizzazione informatica dei cittadini;
analizzato che la tendenza considerata più conveniente, anche
nell'ambito della cosiddetta "nuova economia", è quella di spostare
gli investimenti sui
servizi come assistenza, corsi, formazione in genere e installazione,
investendo più sugli uomini: continuare a proporre investimenti solo
sul software e
pochissimo sui servizi è anacronistico e probabilmente fuori mercato;
evidenziato che contestualmente alla soggezione della Pubblica
Amministrazione ai prodotti Microsoft si registra il cronico e
incomprensibile disinteresse
per il mondo del software libero, in particolare per sistemi
operativi ormai molto validi (come Linux) e altri prodotti da ufficio
funzionanti anche sotto windows
e dalle caratteristiche in buona parte sovrapponibli a quelli dei
prodotti Microsoft e che possono essere acquisiti anche gratuitamente;
osservato anche che la frequente presentazione da parte di siti
pubblici di documenti in formato "Microsoft word" (quasi che questo
fosse l'unico programma
di videoscrittura esistente sul mercato) opera di fatto una indebita
e gratuita (almeno si facessero retribuire per la pubblicità !)
promozione di una societÃ
commerciale ai danni di altre;
in considerazione che sono già in atto e che fra breve è prevedibile
siano avviati nuovi corsi di riqualificazione informatica per i
dipendenti comunali;
Rilevato che internet e l'impiego di strumenti informatici diverrÃ
sicuramente quasi un obbligo per ogni abitazione civile (come e più
del televisore) di qui a
pochi anni. Non sembra davvero opportuno che in ogni computer, in
ogni casa ci sia soltanto software prodotto da una sola azienda e il
cui codice non è
noto a nessuno tranne ai produttori: questa ipotesi, attualmente
estremamente reale, apre scenari preoccupanti almeno in potenza;
Considerato che in sede di discussione di bilancio 2000 è stato
accettato dalla Giunta un ODG presentata da alcuni dei proponenti di
questa mozione che
proponeva di utilizzare parte dei fondi di bilancio destinati ad
acquisto di software per l'Amministrazione per l'acquisto di software
libero;
si invita l'Amministrazione Comunale
a rendere prioritario per gli uffici del Comune di Firenze e ad
invitare anche gli altri enti pubblici ad acquistare pacchetti
software per ufficio tenendo conto
di:
a.esigenze di sicurezza e quindi esclusivo impiego di software
libero o almeno open source per i computers destinati ad utilizzare e
immagazzinare
dati riservati, protetti dalla legge sulla privacy o comunque
di valore per l'amministrazione e/o per i cittadini;
b.di valutare anche la componente costo del prodotto/ assistenza
fornita allorché siano state riscontrate in offerta concorrenziale
caratteristiche
comparabili di facilità d'uso e rispondenza dei singoli
prodotti alle esigenze degli enti stessi (specie laddove queste si
identifichino, come
normalmente accade, nella semplice produzione di documenti,
scampio di posta o in altre elementari funzioni) nonché a verificare
se analoghe
caratteristiche sono assicurate da prodotti che possono essere
acquisiti gratuitamente;
a considerare nella creazione dei budgets di spesa i vantaggi
derivanti da investire più in assistenza ed installazione e meno nel
software in particolare
impiegando software libero;
a promuovere l'impiego di formati di dati standard, aperti e
documentati, in quanto di estrema importanza e flessibilità per
mantenere la piena compatibilitÃ
con futuri cambiamenti tecnici e avendo questo notevole impatto nel
caso di realizzazione di programmi ad hoc per la PA senza nessuna
conseguenza sulla
facilità d'uso;
ad inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica
per i dipendenti comunali anche l'impiego del sistema operativo Linux
e di altri prodotti di
free software (e quindi open source) e ad indirizzare i dipendenti
all'impiego esclusivo nella spedizione di documenti di formati di
salvataggio/interscambio
leggibili da qualsiasi altro programma di scrittura (ad esempio
formato rtf) e non semplicemente documenti nell'ultima versione
disponibile del programma di
word processing di cui dispongono; similmente si dovrebbe agire con
gli altri programmi di ufficio (tabelle, presentazioni, etc.)
ad attivarsi per mettere in atto politiche per diffondere
maggiormente il software libero e open source nelle scuole e presso
tutti i cittadini.
Alessio Papini Verdi
Gruppi Consiliari :
VERDI
Palazzo Vecchio
Tel.: 055/276.8379
Fax: 055/218896
address@hidden
http://www.verdinrete.it/verditoscana
[Prev in Thread] |
Current Thread |
[Next in Thread] |
- [Edu-fr] vote d'une motion favorisant les logiciels libres à Florence,
raphael calvelli <=